Novotono Press

Baze Djunkiii on Nitestylez

Another fresh one on Berlin’s Aut Records imprint is “Wood(Winds) At Work”, the latest collaborational album created by family bound duo Novotono comprised of the pair of Italian brothers that are Andrea Ferrari and Adalberto Ferrari. Together, Novotono caters a menu of 12 tracks within roughly 51 minutes which can be seen – if one wants to put it like this – as a homage to family traditions as for generations most of the Ferrari ancestors have known to be artisan woodworkers of some kind as well as passionate musicians. Referring to this tradition in choice of their instruments, mostly coming from the woodwind family, we see Novotono present a classy take on Jazz and touching, emotional Jazz Noir with a playful, tender and frolicking twist whilst pieces like “Spigoloso Sweet Waltz” weigh in a bit of sweet melancholia for Jazz music connaisseurs whereas the brooding “Contratubax Sequioa” even gets funky on highly advanced dancefloors and so does the highly captivating, swinging cut “Poli” which is our personal favorite on this longplay outing. A sweet autumnal companion for inward looking, reflective listening session this album is. Check.

Pier Marco Turchetti on Nitestylez

Un immenso fermento, sotto un’unica volta di angeli e marionette, girovaghi e saltimbanchi, maschere e alberi: no, non stiamo alludendo alle figure chiave della poesia di Rilke, ma ai racconti musicali del duo Novotono. Che scenario mutevole, che tessuto di motivi, che fiorire e rifiorire di fraseggi, quello che ci regalano i sassofoni e i clarinetti dei fratelli Adalberto Ferrari e Andrea Ferrari! Dodici prose musicali che scolpiscono l’aria come se fosse legno e che restituiscono ai legni le loro sfaccettate identità timbriche. Le prime note di “One Way” fanno pensare ad un mood klezmer, ma non si fa in tempo ad adagiarsi nel nostalgico incanto che irrompono figure ritmiche dispari, spezzate, segmentali, fuggevoli. “Melodie Per Un Burattino Di Legno” esalta la capacità del duo di trasfigurare il fraseggio notazionale in frasario dialogico, in una sorta di verbalizzazione delle melodie, in cui l’effettiva assenza di parole diventa, invero, immaginazione di un linguaggio transumano colto nel suo farsi. “Gegheghè” esalta l’anima rock del duo, con un tema sinuoso che invita alla danza. “Coco The Puppet” si articola e disarticola portandosi nel centro di fuoco di una improvvisazione ad incastro, per poi tornare all’esposizione del tema bipartito (ostinato e montuno). “Spigoloso Sweet Waltz”, uno dei pezzi più vocali, è improntato, si direbbe, sull’anomalia e sull’enigma, ed è armonicamente alquanto coraggioso. Il tema di “Old Durmast” fa serpeggiare un disegno ritmico degno di Steve Coleman. “Folletto Folle Dei Boschi” è uno splendido esempio di musica a tema ad alto potere descrittivo: come non figurarsi il folletto folle saltare e gridare da un capo all’altro del bosco! Il passo grave e imponente degli alberi in “Contratuba Seguoia” ha la densità di un pezzo di musica metal: anche qui bisogna sottolineare lo stato di grazia dei due improvvisatori, la precisione con cui rilanciano di continuo l’interplay, lo straziante canto nella parte centrale, la ripresa dell’iniziale passo cadenzato e pesante, la varietà di tecniche perfettamente combinata. “Poli”, che è la composizione più contrappuntistica, moltiplica punti di vista, prospettive, in un gioco di specchi e riflessi cangianti. Chiude il disco “Wooden Toys”, in una estetica ludico-ironica (già annunciata in Big Apple Pie) il cui sviluppo apparentemente lineare non manca di alcuni fraseggi a sorpresa. Il disco dei Novotono vede dunque eccellere, sia per virtuosismo che per capacità ideativa, un duo il cui polistrumentismo è esaltato, per di più, dal lavoro magistrale condotto da Stefano Amerio, tecnico del suono e patron di Artesuono. Questo Wood(Wind) At Work è un’eccellente prova della conoscenza esplicata delle potenzialità dei legni, e non può mancare in nessuna collezione di dischi.

Neri Pollastri on All About Jazz

I fratelli Andrea e Adalberto Ferrari, ovvero i NovoTono, dedicano non per caso al legno il loro ultimo album: sono infatti rampolli prestati alla musica di una famiglia di artigiani falegnami, nonché polistrumentisti usi a tutti i tipi di clarinetto; per tali ragioni, operano sul legno come i loro avi: dando forma a creazioni originali impiegando il legno, nel loro caso per mezzo del suo suono.

La musica che i due sviluppano negli oltre cinquanta minuti è divisa in dodici brani, firmati metà a testa, e ha una cifra sostanzialmente cameristica, dall’andamento perlopiù melodico-narrativo. L’interazione dialogica è ovviamente molto marcata e opera tanto per ordire una trama sonora che ora stringe, ora allarga le proprie maglie, quanto—e forse soprattutto—per valorizzare la diversità timbrica degli strumenti di volta in volta usati. Un aspetto che viene esaltato laddove il contrasto è maggiore—per esempio ove si affiancano sax soprano e clarinetto basso—ma anche in quei brani dove le sonorità sono più estreme—accostamento di clarinetto basso e sax baritono, presenza del clarinetto contrabbasso e del sassofono contrabbasso.

I tempi sono ora più veloci, come in “Coco the Puppet” e “Folletto folle dei boschi,” ora più lenti, come in “Melodie per un burattino di legno.” In tale alternarsi di strumenti non mancano i passaggi tecnici e i virtuosismi, ma è un pregio del lavoro che essi siano sempre perfettamente integrati entro un discorso musicale coerente e una comunicazione artistica limpida, cosa che permette alla musica di essere sempre immediatamente fruibile.

Tra i tanti momenti apprezzabili ci sembra opportuno segnalare il suggestivo “Contratubax Sequoia,” un complesso brano dai toni gutturali—vi compaiono i due strumenti contrabbassi—nei quali più che altrove si fa uso di artifici tecnici, il successivo “Lines of Light,” contrappunto tra sax contralto e clarinetto basso, e “Wooden Toys,” nel quale viene valorizzato il conflitto timbrico tra sax soprano e clarinetto contrabbasso. Ma sono solo esempi di un lavoro gustosissimo ed eccellentemente riuscito, che per la sua nitidezza e raffinatezza dei dettagli dona qualcosa a ogni riascolto.

Giancarlo De Chirico on Extra Music Magazine

Nuovo album per i NovoTono, eccellente duo di free jazz composto dai fratelli Adalberto e Andrea Ferrari, una sezione fiati di eccezione che li vede entrambi protagonisti sia al clarinetto che al sassofono. Il disco si intitola “Wood (Winds) at Work” , un progetto interamente dedicato alla rivalutazione del legno, visto sia come elemento della Natura che come materiale di lavoro che – una volta plasmato – procura magnifiche risonanze come strumento musicale.

I fratelli Ferrari vengono da una famiglia di falegnami, di artigiani e – su questo album davvero sorprendente – costruiscono un ponte fra passato e presente degli strumenti in legno, in perfetto equilibrio fra tradizione sperimentazione. Il disco mi ha ricordato per molte ragioni certi lavori di Steve Lacy, noto jazzista statunitense scomparso nel 2004: stessa raffinatezza, stessa ricerca accurata del suono, stessa tensione verso l’assoluto, una sorta di mistica del suono, che conosce un solo obiettivo, quello della purezza.

Composizioni come “One Way”, “Melodie per un burattino di legno” , “Spigoloso Sweet Waltz” , “Folletto Folle dei Boschi” e la straordinaria “Big Apple Pie” ci aprono le porte verso un universo musicale a dir poco esaltante, con gli strumenti a fiato che dialogano continuamente fra loro, si inseguono, si respingono e infine trovano una strada. Il disco è stato registrato presso Artesuono Recording Studio di Cavalicco, Udine per essere poi missato e masterizzato da Stefano Amerio.

Un album di musica di ampio respiro, che ti cattura al primo ascolto e ti permette l’immersione in un mondo infinito di suoni e di emozioni. Da ascoltare .

Rob on Tracce di Jazz

E’ il caso dei Novotono, il duo formato dai fratelli Adalberto e Andrea Ferrari, che con questo splendido Wood(Winds) aggiungono un altro tassello al precedente e notevole Overlays. Apparentemente non si tratta di una proposta per tutti i palati, poichè si tratta di una formazione di soli fiati, dove il colloquio e l’intreccio sono elementi portanti, unitamente a giocosità (Coco the puppet, Ghegheghegè), profondità (Big Apple Pie, Lines of light) e interplay continuo in ogni brano.
La formula richiama i duetti dei grandi chicagoani, penso a Braxton/Mitchell (1976) e a Braxton/Jarman (1971), ma laddove l’architrave portante era il blues dalla visionarietà astratta, qui a prevalere è l’intensità lirica stemperata al fuoco dei legni e delle ance. Questa particolare modalità fa si che l’album scorra piacevolmente; richiede, come norma, un ascolto attento, ma poi ripaga ampiamente in termini di emozione e intensità. Caldamente consigliato.

One way
Un tratto marcato e materico. Un intenso flusso di energia, 1:34

Melodie per un burattino di legno
La colonna sonora di una storia tutta da inventare…, 4:11

Gegheghè
Un intreccio ritmico, un richiamo al rock&roll, rivissuto con densità e spessore, 3:05

Coco the puppet
Il viaggio spensierato di una marionetta attraverso la molteplicità della natura e i suoi aspetti sensoriali. I suoni, gli odori, i colori, i rumori delle foreste, 3:48

Spigoloso sweet waltz
Un pensiero lieve per un tema essenziale, 3:27

Big apple pie
Un unico “dolce” ambito/contenitore in cui dialoghi armoniosi e leggeri si alternano a fasi di concitazione energetica, 5:28

Old Durmast
Vecchie aste di rovere e legni vari in una vecchia bottega, pronte per essere lavorate e modellate…., 7:11

Folletto folle dei boschi
Folletti, troll, piccolo esseri, intrecci cespugliosi, si rincorrono, urlano, bisticciano, certe volte si incontrano e percorrono strade parallele…, 2:17

Contratubax Sequoia
Giganti, passi pesanti, alberi che lasciano solchi al loro passaggio, 6:15

Lines of light
La linearità e la simmetria. Da un pezzo di radice si crea e si modella in continuità con il senso espressivo suggerito dalla natura…., 5:08

Poli
Frasi musicali che cambiano posizione, due soggetti, con doppio punto di vista, 4:44

Wooden Toys
I giochi di legno e le loro storie. La semplicità, lo spazio ed il pensiero creativo ci trasporta altrove, 4:03

Bruno Pollacci on Anima Jazz

Episode 922 of Anima Jazz featuring “Geghege”

Valerio Corzani on RSI

Un sabba di fiati. È questa una delle possibili definizioni del progetto Novotono, messo in moto da due fratelli, Andrea e Adalberto Ferrari, nell’album “Wood (winds) at Work”. Si tratta infatti di un duo che si disimpegna con grande naturalezza tra clarinetti e sassofoni d’ogni foggia e usa questo ampio armamentario per inaugurare non già un percorso esibizionistico, ma tracciati accorti, interessanti e inconsueti.

30 min long program on the Italian Swiss national radio.

Nina Terruzzi on Jazz Ahead

Episode 71 featuring “Coco the Puppet”